Non solo lettura, ai bambini bisogna anche parlare

In Psicologia Clinica, Psicologia Clinica Famiglia by Centro PSY

Così si favorisce ulteriormente lo sviluppo delle loro capacità cognitive.

Parlare costantemente ai bambini piccoli aiuta a migliorare le loro capacità comunicative e a favorire il loro sviluppo cognitivo anche più che abituarli alla lettura. E’ questa la conclusione cui è giunto un gruppo di ricercatori dell’UK Economic and Social Research Institute e dell’Università di Limerick (Irlanda) al termine di uno studio pubblicato su Child Language Teaching and Therapy. Intervistando i genitori di 7.845 bimbi di 9 mesi sul tipo di attività educative e comunicative intrattenute con i figli gli autori, guidati dalla psicologa Suzanne Egan, hanno infatti scoperto che parlare continuamente ai bambini durante la giornata, ad esempio mentre si sbrigano le faccende domestiche, aumenta le loro capacità comunicative e di risolvere i problemi – misurate attraverso parametri stabiliti da questionari specifici – più che leggere loro libri o racconti.

In effetti i ricercatori si aspettavano che la lettura sarebbe risultata più benefica rispetto ad altre attività. Studi precedenti hanno infatti dimostrato che la condivisione dell’attenzione permessa dalla lettura insieme ai genitori facilita un rapido sviluppo di capacità cognitive come il problem solving. La lettura, spiegano i ricercatori, “incoraggia lo sviluppo del vocabolario, un’attitudine positiva nei confronti della lettura, così come rinforza il legame emotivo tra il bambino e il genitore”. Per di più per i bambini abituati alla lettura già in età prescolare iniziare ad andare a scuola può essere più semplice.

I risultati dello studio non hanno smentito i benefici della lettura, ma hanno sottolineato che un’attività come il semplice parlare possa essere addirittura più benefica. Mentre, infatti, la lettura aumenta, rispettivamente, di 1,35 e 0,84 punti la capacità dei bambini di risolvere i problemi e di comunicare, l’abitudine a parlare loro di continuo le fa aumentare di 4,11 e 3,66 punti.

Leggere, insomma, non basta: ai bambini bisogna anche parlare.

Autore: Silvia Soligon
Fonte: Salute24

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