Per imparare a comportarsi bene le amicizie contano. A partire dall’asilo

In Psicologia Clinica, Psicologia Clinica Famiglia by Centro PSY

Nel comportarsi bene l’influenza delle amicizie conta. Anche se si tratta dei compagnucci della scuola materna e dei primi anni delle elementari: uno studio della University of Illinois (Usa) pubblicato su Infant and Child Development ha dimostrato che, soprattutto per quanto riguarda i maschietti, le amicizie durante gli anni dell’asilo influenzano molto il comportamento negli anni successivi.

Dalla ricerca risulta che i bambini della scuola materna con amicizie positive avranno meno problemi di comportamento e una socialità più spiccata tra la prima e la terza elementare rispetto a quelli che, invece, sono circondati da compagnucci più agitati. Il risultato, messo in evidenza per i maschietti, non è stato invece rilevato anche per le femminucce, il cui comportamento risulta meno influenzabile dalla amicizie frequentate. Lo studio è stato condotto su 567 bambini: «Nel complesso gli insegnanti hanno riferito che le bambine tra la prima e la terza elementare avevano buone abilità sociali indipendentemente dalla qualità delle loro amicizie dell’asilo. I maschietti, invece, beneficiano chiaramente della qualità delle prime amicizie», spiega Nancy McElwain, coautore dello studio.

Come si può insegnare ai propri figli a comportarsi bene con gli amici? McElwain spiega che i bambini rispettano gli amichetti e si preoccupano del loro benessere se hanno esperienze dello stesso tipo in famiglia: è così che imparano «a gestire meglio le proprie emozioni quando il gioco si fa duro, e imparano a superare i conflitti. I conflitti non sono necessariamente buoni o cattivi; la differenza la fa il modo in cui vengono affrontati».

Autore: Miriam Cesta
Fonte: Salute24

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