La maggior parte delle persone trova conforto e rassicurazione dalle proprie consuetudini.
Quasi all’inifinito le cose si fanno in un certo modo perché si è sempre fatto così ed è molto rassicurante non abbandonare dei binari consolidati nel tempo.
Quasi sempre l’ipotesi di un cambiamento genera preoccupazione ed insicurezza; in molti di noi, addirittura, provoca forti sensazioni di ansia o di stress.
L’ignoto, in un certo qual modo, spaventa. C’è chi, però, sa afferrare con entusiasmo e positività le novità che il trascorrere del tempo ci sa proporre.
Eppure, non sempre, il cambiamento deve essere un evento da evitare ad ogni costo.
È bello pensare che ogni volta che saltiamo la staccionata che protegge la nostra zona di comfort, i confini del nostro recinto si allargano.
Si può tranquillamente pensare, invece, che saltare oltre il recinto può essere molto stimolante, può allargare il nostro campo visivo e può nascondere opportunità inaspettate e da cogliere al volo.
Ecco perché diventa necessario superare la resistenza che ognuno di noi pone davanti al cambiamento.
Per superare l’ostacolo, però, non è sempre produttivo lanciarsi a spada tratta. A volte si può anche procedere per gradi seguendo una sorta di percorso di allenamento al cambiamento.
Come tutti i grandi atleti che raggiungono grandi risultati attraverso la costanza e l’impegno e come tutti i bambini che imparano a camminare dapprima attraverso incerti tentativi e poi via via sempre più spediti, allenandosi al cambiamento è possibile allargare i confini del proprio recinto.
La “scheda” dell’allenamento
Allenarsi al cambiamento, in un certo senso, è come andare in palestra. Attraverso vari step è possibile raggiungere il traguardo finale. Con fatica, ma con grande soddisfazione:
- Non esagerare
Non è mai produttivo il voler strafare; spesso si parte decisi e ci si lancia nell’allenamento.
I primi tempi la motivazione è forte e ci sorregge, poi tutto si fa più difficile ed ogni scusa è buona per diradare la costanza e l’impegno.
Anche nell’allenamento al cambiamento è consigliabile procedere con accortezza; è bene allenarsi poco ma con costanza.
Via libera allora ad un impegno limitato come arco temporale, da ma ripetere ogni giorno.
- Allenarsi con regolarità
È importante che l’allenamento sia costante nel tempo; l’impegno graduale, ma costante, è il primo passo per ottenere risultati significativi e duraturi nel tempo.
- Aumentare l’impegno
Man mano che il tempo passa, è necessario aumentare il proprio impegno al cambiamento.
Se prima vi si dedicava solo qualche minuto al giorno, è necessario cominciare a dedicarvi sempre più tempo mantenendo inalterata la costanza e la dedizione.
Solo in questo modo, ci si allena sempre più ai cambiamenti che cominciano a far sempre meno paura.
- Consolida i risultati ottenuti
Uno degli step più difficili è l’ultimo.
Consolidare i risultati è difficile quasi quanto ottenerli.
È bene dare la giusta importanza al riposo per mantenere viva la motivazione e consentire al cambiamento di entrare a far parte della nostra routine giornaliera.
Lo sanno bene i grandi atleti che a faticosi allenamenti alternano momenti di riposo per consentire ai muscoli di ricostruirsi più forti di prima.
È anche opportuno gratificarsi di tanto in tanto e celebrare i propri sforzi ed i propri risultati per mantenere vivo lo spirito all’impegno e la motivazione al cambiamento.
La meta finale, il nostro traguardo al cambiamento, ormai, è a portata di mano e tutti gli sforzi sono stati ripagati.
Riflessioni finali
Quando l’allenamento al cambiamento ha inizio e il percorso sembra essere soltanto in salita, è facile attraversare momenti di sconforto e di avvilimento.
La tentazione di mollare è tanta e può capitare di incespicare.
È bene, talvolta, essere un po’ più indulgenti con se’ stessi e con i propri errori per ripartire da questi con maggior forza e motivazione.
Dr. Roberto Prattichizzo
Psicologo Clinico – Psicoterapeuta