I figli? Vanno lodati e sostenuti

In Psicologia Clinica, Psicologia Clinica Famiglia by Centro PSY

Una ricerca su adolescenti cinesi smentisce la “mamma tigre”: se i genitori mostrano affetto e approvazione migliorano autostima, umore e risultati a scuola.

Vi ricordate la mamma-tigre? Per la precisione Il ruggito della mamma tigre? Era questo il titolo del battagliero libro scritto dalla cinese (americana) Amy Chua nel 2011 che fece molto chiasso di là e di qua dall’Atlantico: sosteneva un rigidissimo metodo educativo che non loda mai, pretende sempre di più, non sostiene ma pungola, ignora i premi e punisce spesso, arrivando anche alla crudeltà. Il figlio o la figlia non deve dare il massimo. Di più.
Ma ecco che dalle università americane arriva una ricerca che potrebbe spalancare le porte a un nuovo libro: La vendetta della mamma-chioccia. Dice che i ragazzi venuti su in famiglie simili a quelle elogiate da mistress Chua risultano poi avere scarsa autostima, difficoltà a scuola, problemi di comportamento e tendenza alla depressione.
Sgombriamo subito il campo dal sospetto che lo studio sia di parte, tipo occidente contro oriente. La coordinatrice dei ricercatori si chiama Cixin Wang e tra i co-autori figurano Yan Xia e Wenzhen Li, nomi più che chiari come appartenenza etnica. Insieme a loro ci sono sì altri studiosi, di evidente origine anglosassone, e tra tutti coinvolgono sei università Usa, a cominciare dall’Università di California Riverside, dove lavora la dottoressa Wang.
E per condurre l’indagine di verifica sui metodi della “mamma tigre” non hanno guardato ai loro conterranei in terra americana, ma sono andati proprio in Cina, nella città di Hangzhou, a interrogare 589 ragazzi e ragazze delle scuole medie e superiori. Il risultato finale è apparso conforme ai risultati di analoghe e notorie indagini condotte nel tempo tra gli studenti occidentali: genitori capaci di sostenere e di seguire da vicino i figli crescono adolescenti positivi, sicuri di sé mentre sia l’eccesso di permissivismo che di atteggiamento punitivo creano problemi nei ragazzi. In Cina come da noi.
Cixin Wang, che è cresciuta a Shangai, ha voluto aggiungere ai dati scientifici un commento personale: « Mi manca non aver mai sentito una lode o una frase di approvazione dai miei genitori. Una volta presi 99 su cento in un compito e mia madre andò su tutte le furie perché non avevo preso 100. Non voglio che questa sia l’esperienza delle attuali generazioni asiatiche».
E non ha fatto mancare una parola buona a padri e madri: «E’ emerso che anche ai genitori cinesi, che tendono a non mostrare emozioni e a lodare poco, fa bene esprimere approvazione, amore e sostegno ai loro ragazzi».
Che sia la via di mezzo la migliore?

Fonte: Corriere della Sera
Autore: Serena Zoli

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