Eiaculazione precoce, la cura migliore è il mix di farmaci e psicoterapia

In Psicologia Clinica by Centro PSY

Al congresso europeo di Urologia presentato uno studio condotto all’università di Palermo su 150 uomini: ha rivelato che con la terapia combinata di medicina e sostegno psicologico si raggiungono risultati molto migliori di quando i due interventi vengono svolti autonomamente e separati: il tempo dell’amore passa da 74,3 a 600 secondi

MADRID – La psicoterapia combinata con la farmacoterapia dà migliori risultati nell’eiaculazione precoce sia del solo uso di medicinali che della sola psicoterapia. Lo studio su 150 soggetti è stato presentato nella sezione poster del 30° Congresso europeo degli urologi in corso a Madrid da un gruppo di lavoro dell’università di Palermo coordinato dal professor Carlo Pavone. Spiega la specializzanda in urologia Cristina Scalici Gesolfo che ha fatto parte del team ed è la relatrice qui a Madrid: “Abbiamo diviso in tre gruppi i partecipanti con una diagnosi di eiaculazione precoce primaria, età media 50 anni (dai 18 ai 70 anni) e seguiti per venti settimane. Ai due gruppi (di 60 persone ciascuno) che hanno utilizzato il farmaco (dapoxetina) è stato prevista la dose di 30mg e fino ai 60 mg per i non responder. La psicoterapia (secondo gruppo di 60 persone e gruppo di 30 persone solo psicoterapia) utilizzata è stata una terapia analitica di gruppo, dopo un primo incontro individuale”.

I risultati sono stati quantificate secondo due tipi di scale, una delle quali riguarda i secondi guadagnati in termini di tempi di eiaculazione. Ebbene, utilizzando il solo farmaco dai 79,75 secondi si è arrivati a 203 secondi; il gruppo che ha utilizzato solo psicoterapia è passato dai 75 secondi ai 323; il gruppo che avuto una terapia combinata (farmaco + psicoterapia) dai 74,3 secondi a 600. Un evidente progresso.

Anche secondo l’urologo Vincenzo Mirone, segretario della Siu, società degli urologi, e professore all’università Federico II di Napoli, “il counseling o la psicoterapia possono davvero integrare e migliorare gli effetti dei medicinali. Va considerato in ogni caso che il 70-75% dei casi di eiaculazione precoce è di carattere primario, cioé si ha da quando si è nati. Probabilmente gli effetti migliori della psicoterapia o del counseling si hanno sul 25% di casi con eiaculazione precoce acquisita”. Dallo studio comparato, aggiunge Scalici Gesolfo, “emerge chiaramente l’effetto positivo del trattamento psicoterapico di gruppo nella riduzione del fattore ansiogeno”.

Il professor Mirone da parte sua, annunciando la prossima pubblicazione di un ampio lavoro proprio sulla eiaculazione precoce, anticipa un dato significativo: quasi 5 milioni di maschi italiani ne soffre, si parla di un 17% di prevalenza nella popolazione maschile, maggiore di quella (12,79%) legata alla disfunzione erettile (quasi 3,5 milioni di uomini). “Si tratterà di uno studio che ha coperto una durata di dieci anni – spiega Mirone, già presidente della Società italiana di andrologia – e l’aspetto che si riproporrà, tra gli altri, e che ha a che vedere con la psicoterapia, riguarda la presenza della depressione e il quesito se l’eiaculazione precoce inneschi la depressione o avvenga il contrario”.

Fonte:la Repubblica.it
Autore:Maurizio Paganelli

Se vuoi approfondire questo argomento di persona, prendi un appuntamento gratuito cliccando qui

Se vuoi approfondire di persona questo argomento, compila il form sottostante per un appuntamento gratuito.