Ascolto attivo

In Psicologia Clinica by Centro PSY

Qualche volta ci sarà certamente capitato di avere provato molto fastidio perché il nostro interlocutore continuava a interromperci, mentre cercavamo di portare a compimento un discorso… O non ci sentivamo ascoltati e il suo sguardo era distratto e assente.

Parlare con qualcuno che non ci presta attenzione, in realtà è molto irritante ed è un grande ostacolo alla comunicazione.

Infatti, la capacità di ascoltare ci consente di creare equilibrate e soddisfacenti relazioni.

Ma cos’è l’Ascolto Attivo?

L’Ascolto Attivo è una competenza comunicativa molto importante, migliora l’efficacia e l’efficienza della comunicazione di circa il 60%.

Si basa sull’empatia e sull’accettazione positiva incondizionata dell’altro.

Attraverso l’Ascolto Attivo possiamo creare rapporti positivi, caratterizzati da un clima disteso, in cui il nostro interlocutore possa sentirsi empaticamente compreso e non giudicato.

L’Ascolto Empatico Attivo è una modalità comunicativa che risale all’approccio terapeutico di Carl Rogers, psicologo statunitense, noto in tutto il mondo per i suoi studi sulla psicoterapia all’interno della corrente umanistica della psicologia.

I VARI TIPI DI ASCOLTO

-Ascolto Selettivo. Chi ascolta selettivamente, presta attenzione solo ad alcune parti del discorso, perché il suo pensiero tende subito alla formulazione di giudizi… Anticipa quello che l’altro sta per dire e interrompe spesso, non lasciando concludere il discorso. E’ un po’ come “sentire quello che si vuol sentire”…
-Ascolto Passivo. Chi ascolta passivamente sfugge la comunicazione. Possiamo dire che sente soltanto le parole, ma non il contenuto…. Un vecchio detto rende l’idea: “da un orecchio entra e dall’altro esce”…
-Ascolto Attivo. Chi ascolta attivamente è attento alla comunicazione e cerca di cogliere il contenuto emozionale di ciò che l’altro dice. E’ empatico e non giudica. Chiarifica sempre per comprendere meglio e cerca la sintonia.
Da quanto detto comprendiamo che l’Ascolto Attivo è molto importante, per comprendere quello che il nostro interlocutore ci vuole veramente comunicare.

Cosa possiamo fare per creare un buon Ascolto Attivo:

-Evitiamo di esprimere giudizi di valore su quanto il nostro interlocutore dice e cerchiamo di gestire la costante necessità di incasellare in categorie predefinite o pregiudizi.
-Osserviamo e ascoltiamo, cercando di comprendere lo stato d’animo del nostro interlocutore.
-Mettiamoci nei panni dell’altro e assumiamone il suo punto di vista… in questo modo aumenterà l’empatia.
-Verifichiamo più possibile di avere compreso quanto ci sta dicendo, sia a livello dei contenuti, che delle emozioni.
-Possiamo servirci delle domande per verificare la comprensione… Cerchiamo sempre di porre domande aperte, che aiutino l’esposizione dell’altro e ci facciano capire meglio.
-Molto importante è mettere l’altro a proprio agio… il più possibile.
Possiamo parlare di Ascolto Attivo, nel vero senso della parola, non solo quando siamo in grado di sospendere il giudizio, ma anche quando siamo capaci di astenerci dal dare consigli o dal bisogno di volerci sostituire all’altro per risolvere eventuali problemi.

Se riusciamo ad applicare il vero Ascolto Attivo, saremo in grado anche di evitare alcune barriere comunicazionali che costituiscono messaggi di rifiuto e intralciano la comunicazione.

Le principali barriere sono:

-Mettere in ridicolo l’altro
-Imporre il proprio punto di vista
-Allertare o mettere in guardia
-Volere a tutti i costi persuadere attraverso ragionamenti logici
-Creare senso di colpa attraverso il ricatto morale
-Interpretare il comportamento dell’altro secondo personali criteri
-Cambiare argomento mentre l’altro parla

L’Ascolto Attivo è uno strumento molto utile, nella comunicazione… Infatti, il buon Ascoltatore sarà in grado di raggiungere migliori risultati sia in ambito professionale, che personale.

Sapere Ascoltare è un’arte che poche persone esercitano, perché siamo abituati a filtrare le parole dell’altro secondo meccanismi molto personali, che ci allontanano dalla vera comprensione.

Ecco Perché Non Ascoltiamo Abbastanza:

-Troviamo difficile concentrarci per vari motivi
-Siamo troppo preoccupati di noi stessi
-Ci centriamo troppo su quanto dobbiamo dire
-Ci annoiamo ad ascoltare
-Non possediamo adeguate tecniche di comunicazione
Al contrario l’Ascoltatore Efficace è in grado di concentrarsi sull’interlocutore e sa prestare attenzione non solo alle parole ma anche al linguaggio non verbale… Come i movimenti oculari e la gestualità. E’ capace di incoraggiare e sostenere, attraverso continui segni di assenso… Così come approfondisce e chiarifica costantemente, per comprendere meglio quanto riferisce l’interlocutore. Evita di interrompere il discorso e si sente sulla stessa lunghezza d’onda.

In conclusione

La capacità di ascoltare è un potente strumento di comunicazione che ci consente di entrare in sintonia con gli altri e migliorare molto le nostre relazioni. Ci consente di mantenere la nostra mente aperta e creare empatia. Un bravo ascoltatore ha più possibilità di successo nella vita, esprime interesse nei riguardi degli altri e attira maggiormente gli altri a sé.

“Saper ascoltare l’altro ci permette di riconoscere i mille volti della realtà” Carl Rogers

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