Il rapporto tra uomini e donne in ambito lavorativo non è esente da problemi. Sempre più spesso si parla di pari opportunità e di avvalorare i gruppi di lavoro grazie alla compresenza di uomini e donne come membri di uno stesso team pronti a collaborare per raggiungere obiettivi comuni. Ma in che modo collaborano gli uomini e le donne? Quali parti del cervello si attivano in entrambi durante una collaborazione lavorativa?
Coerenza tra cervelli
Recenti studi, attraverso la spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso (fNIRS – tecnica non invasiva che utilizza la luce diffusa per indagare le funzioni cerebrali nell’uomo), hanno portato alla luce una possibile coerenza tra cervelli durante l’esecuzione di un compito collaborativo. Quando due soggetti sono impegnati in un compito cooperativo, la corteccia prefrontale destra di entrambi i cervelli dei partecipanti si attiva in maniera sincrona rispetto alle altre aree cerebrali. Altri studi, invece, si sono soffermati sulla mediazione dovuta alla differenza del sesso dei partecipanti durante un compito collaborativo.
I ricercatori sono partiti dall’ipotesi secondo cui uomini e donne sono storicamente stati associati a pressioni evolutive e a compiti diversi nel corso dello sviluppo della specie. Gli uomini sono sempre stati più associati alla caccia e alla guerra e, quindi, potrebbero aver maturato stili collaborativi differenti rispetto a quelli delle donne, da sempre associate a ruoli di cura ed educativi. Cheng e colleghi hanno, quindi, messo a punto degli studi per indagare la veridicità di questa ipotesi attraverso l’utilizzo della fNIRS. I ricercatori hanno potuto notare come nella diade lavorativa composta da soggetti di sesso diverso non si assisteva a notevoli differenze cerebrali nella corteccia prefrontale durante la cooperazione, mentre le differenze risultavano maggiori nella diade collaborativa dello stesso sesso. I soggetti di sesso diverso che collaboravano a un progetto, rispetto ai soggetti dello stesso sesso, presentavano prestazioni migliori durante i compiti. Come, quindi, la composizione di una diade lavorativa influenza il cervello e il comportamento durante la cooperazione?
Differenze di genere e cooperazione
Un team di ricercatori della Stanford University ha indagato quali aree cerebrali sono più attive durante la collaborazione tra donne e uomini. I ricercatori hanno monitorato l’attività cerebrale di circa 200 partecipanti durante un compito semplice attraverso la fNIRS.
I partecipanti che componevano le diadi lavorative dovevano premere un pulsante contemporaneamente durante il compito senza consultare il partner. Durante l’attività, l’area cerebrale più attiva nei partecipanti uomini è stata la corteccia prefrontale destra associata al multitasking, mentre nelle donne l’area più attiva è stata la regione temporale associata alla capacità di leggere il comportamento sociale degli altri attraverso il linguaggio non verbale. Le donne e gli uomini, quindi, durante un compito, collaborano in modo diverso. Le diverse modalità di collaborazione, però, non influiscono sul risultato e, infatti, le diadi lavorative miste raggiungono risultati maggiori rispetto alle diadi composte da membri dello stesso sesso. In particolar modo, sono le diadi composte da soggetti entrambi di sesso femminile a raggiungere, generalmente, risultati peggiori. La presente ricerca, comunque, risulta essere solo un punto di vista preliminare per dare la spinta ad ulteriori indagini in questo campo. La scoperta sulle differenze cooperative cerebrali tra uomini e donne potrebbe aprire un nuovo filone in grado di migliorare le dinamiche di gruppo e migliorare le prestazioni lavorative dei team di lavoro. Inoltre, l’utilizzo della fNIRS e le nuove scoperte sulle attività cerebrali potrebbero essere utili per aiutare i pazienti autistici a integrarsi in maniera ottimale all’interno dei gruppi sociali.
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