Ritardatari: come proteggersi dai ritardatari con la tecnica del treno

In Psicologia Clinica by Centro PSY

I ritardatari fanno arrabbiare anche la persona più buona del mondo. Ci fanno innervosire, perdere tempo, arrivare in ritardo, fare brutta figura. Inoltre, spesso da un ritardo di cinque minuti, più si instaura una certa confidenza, più saranno i minuti che passeranno dal loro arrivo. Vero è che se pensavi che arrabbiandoti, avresti ottenuto da loro qualche risultato, ti informo che potranno essercene solo a breve termine, e nemmeno molto soddisfacenti.

RITARDATARI: LA PSICOLOGIA DELL’ARRIVARE IN RITARDO

Sicuramente anche tu avrai qualcuno nella cerchia delle tue amicizie, tra le persone a te più vicine o avrai fatto esperienza, almeno una volta nella vita, di aspettare qualcuno che è in ritardo ad un appuntamento. Peggio se questo capita spesso; mentre tu sei puntuale, l’altro non lo è, facendoti aspettare il suo arrivo.
Ovviamente la prima reazione umanamente riconosciuta, come risultato del comportamento di cui si è vittime, è l’arrabbiatura. Arrabbiandosi possiamo spesso avvalerci delle scuse da parte del ritardatario e in questo modo ci sentiamo soddisfatti, rispettati e capiti… Purtroppo però, ti assicuro che la cosa sarà solo momentanea.
Mi spiego meglio; la tua soddisfazione sarà effimera, in quanto la persona da lì a poco, metterà in atto nuovamente il suo comportamento, in quanto non è stato modificato cognitivamente, e continuerà ad arrivare in ritardo.
Il ritardatario rimarrà ritardatario perché il suo comportamento non ha avuto conseguenze dirette nel momento in cui ti sei arrabbiato.


RITARDATARI: LA MAGIA DELLA TECNICA DEL TRENO

Facevo consulenza ad una ragazza, e ogni volta che entrava in studio, mi guardava e iniziava a ridere. Si accomodava, prendeva fiato, e mi raccontava sempre la solita storia: “Dr.ssa sa Giulia, la mia amica, con cui esco spesso, due o tre volte anche questa settimana, è arrivata in ritardo, ogni volta!”
Dare un appuntamento, un luogo e sopratutto un orario, non significa che venga poi rispettato, e proprio così accadeva alla mia paziente con la sua amica. Perenni ritardi, continue arrabbiature, scuse e frasi del tipo “..giuro, non succederà mai più”, o pensieri “dopo quanto le ho detto stavolta, o tenendo il muso, forse ha capito”.

No, i ritardatari non comprendono finché non si aumentano i loro costi della risposta.
Cosa intendo? Chi ritarda deve imparare a pagare il suo ritardo. La magia del treno, presuppone proprio questa dinamica. La persona ritardataria deve capire che gli altri non aspettano lei, e nel caso arrivasse in ritardo, la persona con cui si ha appuntamento aspetta sempre e solo per 5 minuti, poi se ne va.
Vi invito a fare proprio così. Aspettare cinque minuti e poi andarvene. Inoltre, avvisare l’amico o l’amica ritardataria in questo modo: “se non sei qui per l’ora del nostro appuntamento, io ti aspetto per 5 minuti, aspettare oltre mi da noia, e quindi poi me ne vado”.
Dopo cinque minuti di attesa, come un treno che non aspetta i passeggeri, si va via! I ritardatari si arrabbieranno, non ci crederanno, terranno il muso, ma poi si abitueranno in quanto i costi che dovranno pagare saranno pesanti e maggiori, al punto da indurli ad attuare un comportamento differente.

Ricorda che ogni tuo comportamento porta conseguenze, e quando non hai attivato conseguenze negative per l’altro, esso difficilmente cambierà o persisterà una certa dinamica.

Psicologo Ave Giada

Se vuoi approfondire questo argomento di persona, prendi un appuntamento gratuito cliccando qui

Se vuoi approfondire di persona questo argomento, compila il form sottostante per un appuntamento gratuito.